#Lockdown e #Restart secondo PGA Italiana

Il golf si appresta a ripartire, ma la fase due dell’emergenza ha creato incertezza e decisioni non univoche. Ecco la posizione di PGA Italiana. Intanto, a casa, i professionisti studiano, imparano, condividono. Perché questa è la grande occasione del golf, lo sport in sicurezza per eccellenza

Milano, 6 maggio 2020

LA POSIZIONE DI PGA ITALIANA

Filippo Barbè, presidente dell’Associazione dei Professionisti di Golf, fa parte della Commissione Emergenza Covid-19 istituita dalla Federgolf nelle scorse settimane per elaborare un vademecum utile alla ripresa del golf in sicurezza. Tale protocollo, che potrà essere costantemente oggetto di modifiche secondo l’evolversi della situazione, è stato rilasciato lo scorso 29 aprile e deve essere adottato da circoli e giocatori alla riapertura dell’attività. Nel decreto oggi in vigore (DPCM 26 aprile con effetto 4 maggio 2020) il Governo autorizza a riprendere gli allenamenti i soli atleti amateur e professionisti di interesse nazionale, 112 giocatori in tutto tra dilettanti e professionisti, già tornati in campo insieme ai propri coach. Ai circoli, secondo il decreto, non è dato riaprire. Tuttavia alcune regioni, con ordinanze firmate dai propri Governatori, hanno concesso questa possibilità ad alcuni sport ed esplicitamente anche al golf. «PGA Italiana è un’associazione aggregata alla Federazione», precisa il presidente. «La Federgolf, nella specifica situazione di emergenza, ha come interlocutori l’Ufficio dello Sport della Presidenza del Consiglio, il Ministero dello Sport e il CONI, e si attiene alle loro direttive pur prendendo atto che esistono discordanze normative a livello locale. PGA Italiana, in linea con quanto indicato dalla Federazione, non può e non intende farsi interprete di questioni che spettano alle competenti autorità. Pertanto i professionisti associati che esercitano la propria attività presso i circoli di golf, sono liberi di aderire alle disposizioni vigenti nel proprio territorio». 

 

PRONTI A RIAPRIRE, LEZIONI A RISCHIO ZERO

Anche le lezioni di golf si adeguano al protocollo della Federazione. Nuove modalità e spazi ben circoscritti per offrire gli stessi contenuti tecnici in completa sicurezza. Il maestro si farà portavoce di questa nuova disciplina da tenere con rigore anche durante lo sport e darà istruzioni all’allievo in tal senso; farà in modo che la sua postazione di gioco rispetti distanze e igiene, provvedendo a disinfettare quanto occorre prima e dopo ogni singola lezione; non avrà contatto fisico con il giocatore; le lezioni collettive avranno un numero di partecipanti ridotto; favorirà il gioco in campo piuttosto che in campo pratica.

 

A CASA INTANTO…

Come trasformare il lockdown in una preziosa opportunità. Di scambio, di approfondimento e aggiornamento, un momento di ascolto dove altre esperienze possono allargare gli orizzonti. Interagire in modo diverso, utilizzare tecnologie e social media per costruire una comunicazione immediata quanto efficace, anche per il futuro. Così i professionisti di PGA Italiana hanno partecipato ad oggi a 23 workshop, sono stati a lezione da alcuni tra i più grandi maestri del mondo come David Leadbetter, Chuck Cook, Kevin Smelz, Jeff Smith e altri, per insegnare sempre meglio a giocatori d’élite o principianti; hanno approfondito fitting, psicologia, cinetica e biomeccanica, così come dati, statistiche e nuove app. Per la serie «Quando il golf era romantico», hanno incantato le parole di Diana Luna, Federica e Baldovino Dassù, Massimo Mannelli, Giuseppe Calì, Silvio Grappasonni, Massimo Scarpa e dei coach Sergio Bertaina e Alberto Binaghi, che hanno raccontato una vita di gioco e passione. Nell’attesa di «veder volare ancora la palla lontano», si è rivelato Francesco Molinari, condividendo pensieri, colpi e major. Il campione è stato anche ospite del fratello Edoardo e dei suoi #TourTalks, insieme con Matteo Manassero, Padraigh Harrington, Phil Kenyon, Mark Broadie e Sean Foley. Presenti da remoto anche Francesco Laporta e Guido Migliozzi.

 

LA GRANDE OCCASIONE DEL GOLF

Se oggi una famiglia dovesse pensare a quale sport praticare in sicurezza nei tempi incerti che ci attendono, e tutti insieme con bambini e nonni, il golf sarebbe la sola risposta. Perché, lezioni da adattare a parte, questo sport è già a norma come nessun altro. Spazi aperti e distanza tra le persone fanno parte della sua natura. Da sempre. Diciotto buche, cinquanta ettari, massimo 150 persone in campo contemporaneamente. Intanto cammini, pensi, ti concentri, ti impegni, ti diverti. Poi cambi le scarpe in parcheggio, metti la sacca in macchina e torni a casa. Un messaggio importante da condividere.

 

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