JACOPO VECCHI FOSSA VINCE IL 43° PGAI CHAMPIONSHIP by +energia

14-15-16 Settembre 2019 

43° PGAI Championship by

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Antognolla (Perugia), 16 settembre 2019. Alla buca otto dell’ultimo round il margine di vantaggio era ancora di un colpo, quello che Jacopo Vecchi Fossa, venticinquenne di Reggio Emilia, si è portato da leader fin dal primo giro. Il titolo era ormai destinato a parlare emiliano, con Luca Cianchetti, 23 anni di Modena, che ieri aveva colmato il ritardo iniziale con un 63 (8 colpi sotto il par del campo, dieci guadagnati e due persi) e oggi a metà gara ancora studiava il sorpasso da vicino. Poi un birdie alla 9 dell’avversario ha allargato il gap e le buche 16 e 17 (bogey in entrambe) hanno messo fine alle chance di rimonta. 197 (64-65-68) lo score di Jacopo Vecchi Fossa, 201 (67-63-71) quello di Luca Cianchetti («Ho dovuto fare attenzione all’ultima per non perdere la piazza d’onore», ha detto). Davvero un bel match, con i due amici da sempre, cresciuti insieme al golf di Modena e nelle fila della nazionale, compagni di squadra o avversari all’occasione; oggi abitano vicino, e ancora condividono trasferte e allenamenti quando viaggiano.
Così Jacopo Vecchi Fossa: «Dalla buca 12 in poi ho amministrato il vantaggio e ho messo la palla in green sempre a meno di cinque metri. In complesso su questo campo ho giocato bene le prime nove, con birdie dalla due alla sette nel primo giro e ancora meno 5 nel secondo. La chiave del successo? Un perfetto gioco dal tee, che mi appartiene, e sotto i cento metri, dove invece ho messo una marcia in più questa settimana: con la palla a un metro dalla bandiera si evitano putt davvero complicati su green mossi come quelli di Antognolla».
Per lui, alle spalle, due titoli italiani (Foursome e Medal), cinque stagioni con la maglia azzurra (nell’Austrian Amateur Championship il successo più significativo) e meno di tre da professionista. Proprio nel 2017, all’esordio da pro, ha dovuto affrontare un’operazione a cuore aperto per un problema congenito e noto, ma da risolvere nel breve: uno stop completo da dicembre a marzo 2018, una ripresa non facile ma, subito in aprile, la vittoria nel Campionato Nazionale Open. Una bella storia, pazienza e carattere. Quest’anno il pro emiliano, che lavora con il maestro Giorgio Grillo, ha giocato undici gare del Challenge Tour: «Ho fatto fatica, non tanto per il gioco ma per le condizioni di vento e pioggia che ho trovato spesso. Direi che l’adattamento a meteo e campi più difficili, o comunque a situazioni diverse, è la cosa più complicata», ha commentato. Non a caso nel suo percorso fin qui è stato anche due volte a Pretoria, in Sudafrica, dove i 1800 metri d’altezza impongono un adattamento del gioco. Nel suo calendario di ottobre le qualifiche di accesso al tour maggiore (il primo livello a Bogogno, Novara), il gran finale dell’Alps Tour a Terre dei Consoli (VT) e magari nel mezzo una wild card per l’Open d’Italia all’Olgiata. Intanto ad Antognolla un assegno di 8 mila euro.
Piena soddisfazione per Filippo Barbè, al suo primo PGAI Championship da presidente dell’Associazione: «Una gara combattuta e una location molto bella; al circolo di Antognolla vanno i miei complimenti per aver saputo trasformare il tracciato in pochi mesi, presentandolo in condizioni ottime.

Antognolla (Perugia), 15 settembre 2019. Ancora un caldo sole per il secondo round del torneo, che si sta giocando sulle diciotto buche fresche di restyling dell’Antognolla Golf, tra le colline umbre a pochi chilometri da Perugia. E che ha chiuso la prima fase della gara: quella di team (un pro e un amateur insieme con formula quattro palle e classifica dedicata) e quella che ha selezionato i migliori trenta score individuali per l’accesso al titolo, con taglio caduto a 150 colpi e giro decisivo domani. Sarà tutto emiliano il team leader. Il reggiano Jacopo Vecchi Fossa ha tenuto il ritmo sostenuto del primo giro e ora, con 129 (64-65), mantiene ancora la testa. Ma il campione in carica, il modenese Luca Cianchetti, si è fatto avanti con uno spettacolare 63 di giornata per un 130 totale e la seconda posizione. Seguono Joon Kim (133, 65-68), Giulio Castagnara (134, 67-67) e, con 135, Edoardo Raffaele Lipparelli (67-68) e Federico Zucchetti (68-67). Il PGAI Championship è uno dei dieci tornei utili per l’Ordine di Merito dell’Italian Pro Tour. Dei 40 mila euro in palio, 8 mila andranno al vincitore.
Il gioco di squadra, protagonista importante del campionato, ha visto il successo di Luca Cianchetti – Federica Biscuoli nella classifica lorda (126, 65-61) e di Giulio Castagnara – Federico Toss in quella netta (122,61-61). Con 60 colpi netti lo score migliore di giornata è stato quello di Nunzio Lombardi e Giorgio Barbato.

 

Perugia, 14 settembre 2019. Bisogna farsi largo tra colline coperte di querce per arrivare al golf di Antognolla, preceduto dalla vista improvvisa del suo castello. Che domina poi la scena per quasi tutto il gioco. In campo il bosco si dirada e le diciotto buche (par 71 di 6.112 metri) salgono e scendono di continuo con dislivelli importanti. Qui non è la lunghezza a fare la differenza, quanto saper giocare ogni colpo da qualsiasi posizione e saper domare green piccoli, mossi e veloci come solo Robert Trent Jones Jr. sa immaginare. A interpretarlo meglio di tutti in questa prima giornata di gara è stato Jacopo Vecchi Fossa con uno score di sette colpi sotto il par (64). Venticinquenne di Reggio Emilia, ha alle spalle cinque stagioni con la maglia azzurra e meno di tre da professionista, giocando tra Alps e Challenge Tour con una parentesi sudafricana; il primo titolo è arrivato nel 2018, il Campionato Nazionale Open.
Ma nei top dieci dopo il primo round, e in cinque colpi, c’è chi questo torneo ha già saputo vincerlo. Come Joon Kim, un distacco minimo (65), il migliore a Castelgandolfo nel 2017 per il suo primo titolo in carriera; segue il campione in carica Luca Cianchetti (67) in compagnia di Giulio Castagnara ed Edoardo Raffaele Lipparelli (già due vittorie quest’anno). Con 68 Federico Zucchetti, Lorenzo Scotto e Mauro Bianco; con 69 Andrea Rota (campione PGAI 2016) e Alessandro Tadini, che questa gara lo ha già visto due volte primo e tre secondo. Domani professionisti ancora in team con un compagno amateur (formula quattro palle la migliore), poi i migliori trenta proseguiranno da soli. 40mila euro il montepremi, di cui 8mila per il vincitore.

 

Perugia, 13 settembre 2019. Festeggiano insieme. L’Associazione dei Professionisti italiani la bella storia del suo titolo più importante, che cerca il 43esimo campione. L’Antognolla Golf una nuova pagina del suo corso, con proprietà e management rinnovati, un campo firmato Trent Jones Jr. e lavori ancora in corso per dare forma a un resort cinque stelle di respiro internazionale. «Abbiamo fatto molti progressi negli ultimi diciotto mesi e ospitare questo evento importante ripaga sforzi e investimenti», così il direttore del golf César Burguière. Il campionato, che ha già raccolto la sfida di 11 circoli in sette diverse regioni, raggiunge per la prima volta l’Umbria, con Perugia, Gubbio e Assisi a pochi chilometri: un test di alto livello in un contesto straordinario.
Tre round per giocarsi il titolo secondo un format che piace (lo stesso del Dunhill Links scozzese): in team con un amateur per due giri (formula quattro palle la migliore), poi in scena rimangono solo i migliori trenta. Che si giocano un montepremi di 40mila euro, di cui 8mila per il vincitore. Difende il titolo Luca Cianchetti, il giocatore modenese che a Castelgandolfo (Roma) aveva conquistato il suo primo titolo da professionista (pur avendo già vinto da dilettante una gara tra i pro, l’Abruzzo Open dell’Alps Tour). E intanto a bordo campo si provano i bastoni nuovi di casa Callaway e i putter di Odyssey, si inquadra lo swing con la tecnologia Trackman, si vincono contest e si fa festa.

 

MONTEPREMI 40.000 euro

Regolamento

Montepremi

ORARIO 1° GIRO

ORARIO 2° GIRO

ORARIO 3° GIRO

CLASSIFICA PRO 2° GIRO

     CLASSIFICA FINALE

CLASSIFICHE COPPIE NETTO

CLASSIFICHE COPPIE LORDO

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